Oggi ci
occupiamo di un’ altra fiaba molto conosciuta nelle versioni di Charles
Perrault e dei fratelli Grimm ovvero quella di Cappuccetto Rosso. Narra di una
bambina che si reca dalla nonna ammalata per portale un cestino di vivande ma
che nel suo percorso incontra il lupo, che con estrema furbizia riesce a farsi
dire dove abita la nonna e a precedere la piccola nell'arrivo a casa di
quest’ultima. Molti sono i significati che si nascondono dietro questa fiaba,
la dolce bambina infatti rappresenterebbe il simbolo della prostituzione come
dimostrerebbe la mantella rossa che indossa, colore che in Francia nel XVII
secolo identificava le prostitute o in alternativa potrebbe rappresentare il
monarca. Altri elementi significativi riguardano l’entrata nel bosco della
bambina che rappresenterebbe l’arrivo della pubertà e il personaggio del lupo
che identifica l’uomo, ovvero il predatore sessuale, dal quale la bimba deve
riguardarsi; non a caso proprio nella morale si evince come l’autore inviti le
giovani di buona famiglia a non dare confidenza agli sconosciuti. Un ulteriore
figura su cui ci soffermiamo è quella della nonna che da buona viene
improvvisamente sostituita da quella del lupo che minaccia la bambina. Questo
espediente, ovvero quello di scindere la persona in due per mantenere intatta
la sua immagine buona è usata molto perché di solito i bambini tendono ad
utilizzarla per affrontare situazioni difficili o contraddizioni. Lo stesso
vale per quanto riguarda l’elemento maschile che è pressoché assente nella
narrazione, il padre infatti si presenta come lupo incarnando quelli che sono i
pericoli, e come cacciatore assolvendo ad una funzione protettiva e salvatrice.
Ciò che ne emerge è che il bambino può arrivare a controllare quelli che sono i
suoi sentimenti contraddittori senza esserne sopraffatto e compromettere i suoi
rapporti familiari.
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