Oggi vorrei
spostare l’attenzione in qualcosa di più particolare come può essere il
significato che il cibo assume nelle diverse narrazioni. Il pranzo infatti, non
è un semplice atto durante il quale ci si alimenta ma è un vero e proprio
linguaggio, le fiabe sottolineano l’importanza che la gastronomia ha nei giorni
di festa e nelle grandi occasioni tanto che ogni evento importante è
caratterizzato da un ricco e sontuoso banchetto. Il pranzo era anche il momento
in cui venivano messi alla prova le disponibilità finanziarie dei personaggi e
le loro capacità fisiche, ovvero per chi mangiava di più. Il cibo infatti non è
solo una sostanza da mangiare ma implica anche immagini, scelte, tabù, valori e
sogni; ed è di conseguenza il modo attraverso il quale una società traduce le
proprie inclinazioni e le proprie segrete contraddizioni. Un esempio che è
facilmente riscontrabile in molte narrazioni è che il momento del pranzo è
anche un modo per sottolineare come la società sia un ordine basato sulla
differenza, il posto a tavola difatti è indice del grado di potere della
persona e quindi di conseguenza la sua lontananza o vicinanza al padrone di
casa. Inoltre, la tavola nelle fiabe è anche un luogo di punizione e di
incidenti, nella “Bella addormentata nel bosco” la principessa rischia di
morire per un posto che non era stato segnato a tavola, o ancora nella fiaba de
“Il monte d’oro” il re utilizza un mantello che rende invisibili le cose per
far sparire le vivande e punire la moglie.
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